venerdì 7 marzo 2014

08032014

Certi esseri umani di sesso femminile credono di combattere le discriminazioni passate dimenticando senza pudore il rispetto di se stesse.

Queste "donne" sappiano che fanno come i Paesi in via di sviluppo che ripercorrono gli errori ecologici e umani del Vecchio Mondo, rovinando per sempre il meglio di se stessi, con l'aggravante di sapere ora esplicitamente a quali risultati globali, pessimi e irreversibili abbia portato il comportarsi in modo così poco lungimirante.

Usiamo il cervello.
E non dimentichiamoci le mutande.

martedì 3 settembre 2013

Placida vertigo

Oscillo libera dalle ombre mobili sul fondo,
non cerco più disegni da capire
respiro altezza
e buio
in queste curve.

martedì 22 gennaio 2013

match

In mezzo tra il corpo e lo spirito
la superficie
è viva.

sabato 12 gennaio 2013

Finally Alive.

venerdì 21 dicembre 2012

Yule

Nella carne ritrovata è perpetuo il nascere
e il morire
d'ogni mondo.

giovedì 15 novembre 2012

Veleno

Come gli adesivi che si staccano
Lascio che le cose ora succedano
Quante circostanze si riattivano
Fuori dai circuiti della volontà.

Come il vento gioca con la plastica
Vedo trasportata la mia dignità.

Oggi tradisco la stabilità
Senza attenuanti e nessuna pietà.
Oggi il mio passato mi ricorda che
Io non so sfuggirti senza fingere.

E che non posso sentirmi libero
Dalla tua corda, dal tuo patibolo.

E un'altra volta mi avvicinerò
Alla tua bocca mi avvicinerò
E un'altra volta mi avvelenerò
Del tuo veleno mi avvelenerò.

Come gli adesivi che si staccano
Come le cerniere che si incastrano
Come interruttori che non scattano
O caricatori che si inceppano

Io tradisco le ultime mie volontà.
Tutte le promesse ora si infrangono.

Penso ai tuoi crimini senza pietà
Contro la mia ingenua umanità.

Scelgo di dissolvermi dentro di te
Mentre tu saccheggi le mie lacrime.

E sarò cieco, forse libero
Solo nell'alba di un patibolo.
Dentro una storia senza più titolo
Scegliendo un ruolo senza credito
Strappando il fiore più carnivoro
Io cerco il fuoco e mi brucerò.

E un'altra volta mi avvicinerò
Alla tua bocca mi avvicinerò
E un'altra volta mi avvelenerò
Del tuo veleno mi avvelenerò

(Subsonica)

Snakes in my boots

"... pensieri a sonagli mordono
sul collo e poi più giù... più giù
fino a non, fino a non farmi più parlare
fragile come una voglia
di fronte al suo bisogno, crollo.
Siamo inchiostri di penne nuove
che innaffiano parole
pensieri a sonagli mordono
giù, più giù, giù, più giù..."

(Marta sui tubi)
 
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